14 giugno 1323. Un’imponente flotta capitanata dall’infante del re d’Aragona, Alfonso, approda nel porto di Palma di Sulcis con un’armata di diecimila uomini. E’ il primo atto della guerra per la conquista della Sardegna, autorizzata ventisei anni prima dall’investitura feudale di papa Bonifacio VIII al sovrano d’Aragona Giacomo II.
Per conquistare la Sardegna bisogna sconfiggere i pisani radicati nel Sulcis, nel Sigerro e nella Gallura e ottenere la sottomissione dei sardi. La seconda condizione avviene subito con il giuramento di fedeltà di Ugone d’Arborea, del Comune di Sassari – che guidato da Guantino Catoni si era rivoltata ai genovesi e instaurato un governo cittadino repubblicano – e dei signori Doria e Malaspina.
L’esercito catalano-aragonese investe subito la città di Villa di Chiesa e la conquista per fame e disperazione dopo oltre sette mesi d’assedio. Quindi muove su Castel di Castro. Il 29 febbraio 1324 lo scontro decisivo avviene a Lutocisterna e si conclude con la disfatta dell’armata pisana guidata dal conte Manfredi di Donoratico. Il 19 giugno anche Castel di Castro si arrende e Alfonso può ritornare a Barcellona convinto di aver pacificato l’isola anche dopo aver concesso villaggi e terre in feudo ai nobili che lo hanno seguito nell’impresa.
Ma venti di ribellione si scatenano contro gli aragonesi e non tarderanno a diventare tempesta.
In questo romanzo la ricostruzione storica accurata e puntuale, è resa ancora più palpitante dalle vicende umane di alcuni personaggi di fantasia che intrecciano le loro esistenze nello scenario incandescente della guerra, insieme alle loro debolezze e aspirazioni. Furato Karras, funzionario-agente segreto del giudice Ugone d’Arborea alle prese con i dubbi della sua coscienza di sardo; la sua sorprendente informatrice di Villamassargia Dimilde col marito fonditore di metalli, Arsoco Vacca; il falegname e miliziano sassarese Biagio Pintus e la donna che diventerà sua moglie Agnesina di Castelgenovese, perseguitata da un passato doloroso; il ghibellino pisano Lupo Cinini in fuga dagli intrighi della sua città e in cerca di vendetta; l’ufficiale catalano degli almogavari Mateu detto la vendetta, col fidato Ramon lo sfregiato e il giovane vinaio di Molins del Rey sognatore di avventure, Bernat.
Un romanzo carico di storie, ricco di azione e di dubbi. Sullo sfondo di avvenimenti che hanno cambiato per sempre il destino della Sardegna.
http://www.condaghes.it/scheda/978-88-7356-375-4/la-conquista/it
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